The voice of Italy

“The voice of Italy”: breve storia del programma. Il format The voice nasce nel 2010 dalla mente dell’olandese John de Mol, già ideatore de Il grande fratello, per diventare poi un successo di esportazione mondiale.

In Italia arriva nel 2013, quando la RAI, perso X-Factor e reduce dal flop di Star Academy, compra i diritti per questo programma dal successo sicuro. Al suo posto vi era L’isola dei famosi, reality show che la presidente RAI Tarantola giudicò non idoneo a un canale mirato al servizio pubblico.
La sfida della RAI viene vinta e al pubblico The voice piace: tra i giudici si sono alternate, nelle tre edizioni sinora in onda, star italiane come Roby Facchinetti dei Pooh, Riccardo Cocciante, Piero Pelù e soprattutto Raffaella Carrà, sempre capaci di coinvolgere e meno litigiosi che in X- Factor.

Facendo un ripasso dei vincitori delle scorse stagioni, però, appare evidente come sinora in Italia non si sia mai trovata la vera voce capace di restare nel panorama musicale: la prima edizione la vinse l’albanese Elhaida Dani, tornata in patria e in gara all’Eurofestival 2015, chiuso comunque in 17° posizione. L’anno successivo trionfò la celebre Suor Cristina Scuccia, tra l’altro con molte polemiche, che incise anche in Francia e Giappone, ma di cui ormai si sono perse le tracce. E se vi dico il nome di Fabio Curto, vi viene in mente qualcosa? Ecco, appunto! Eppure è proprio il campione della terza stagione!
Questo breve elenco fa senz’altro riflettere su una cosa: ascolti a parte, il vero successo della trasmissione per quest’anno dev’essere quello di portare sugli scudi un talento davvero meritevole. Sbagliare anche quest’anno sarebbe il fallimento più grave di tutti!

Su Raidue si cerca anche quest’anno “The Voice of Italy”

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Author: Redazione

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